Mi fa male il cuore.
Prendetelo, non lo voglio più.

Ecco, tutto ciò che non so dire:
Carletto Baffetto

L’alter ego di una persona che si annoia facilmente.
O solo l’altra parte di un art director che c’è sempre stata, senza uscire mai.
Forse mancava il coraggio, forse non c’era un perché.

Mi piace bere, pensare. Magari insieme, magari a ciò che non sarà.
Stressarmi, creare, lavorare, stare con gli amici.
Insomma, mi diverto.

Mi piace l’odore delle idee.
Mangiare, ballare, condividere.
Che poi, che bello è amare?

Mi piacciono le cose:

quelle belle e quelle che non piacciono a nessuno, tranne che a me.
Le illustrazioni, le stampe, gli oggetti che raccontano qualcosa.
Scarabocchiare o costruire livelli su livelli, come un maniaco.

Mi piacciono mercati e mercatini. Ravanare.
I negozi, anche quelli infoicchettati.
Il vintage: le cose che prendono vita, che riprendono vita.

Mi piacciono le storie semplici, quelle che ricorderai per sempre.
Trasformarle in qualcosa che sarà davvero per sempre.
I libri vecchi, le serigrafie, le font.

Mi piace trasformare, strappare, incollare, distruggere.

Cercare, scoprire.
Mi piace la serenità e il caos che crea.

Questo è ciò che mi piace, questo è ciò che sono.

Carletto Baffetto: un’idea. Non questa, la prossima.